Reportage sulla festa medievale di Malmantile

 

Corteo storico con telecronaca gentilmente offerta da simpatica vecchina.

 

Come vi avevamo anticipato, il 27- 28 Maggio e il 2-3-4 Giugno si è tenuta a Malmantile , località di Lastra a Signa ( Fi ), la XXIV^ edizione della festa medievale, e noi eravamo lì domenica 28 Maggio a divertirci anche per voi….

Uno scenario unico e suggestivo, lo storico castello di Malmantile e le sue mura attribuite al Brunelleschi, un’ organizzazione impeccabile, un corollario di bancarelle in stile, tanti figuranti in costume in ogni vicolo e un programma fitto di eventi interessanti hanno reso la nostra giornata molto gradevole ed istruttiva.

Accedendo al paese attraverso la Porta Fiorentina, siamo stati immediatamente catapultati in un altro mondo…nel caratteristico vicolo ribattezzato via degli Artigiani era stato ricostruito un mercatino di artisti-artigiani che si ispirano per le loro opere all’epoca medievale, intenti a dare dimostrazione pratica del loro operato e delle tecniche antiche. Le borse in cuoio e i gioielli in stile, il giovane amanuense piegato sui suoi fogli, il giocattolaio fra i suoi scudi e le sue spade di legno… I libri rilegati a mano e i saponi artigianali, il fabbro con i suoi attrezzi evocativi e il liutaio al lavoro, le vetrate artistiche e i mosaici, quadri e oggetti di legno e il falegname al tornio, le fedeli ricostruzioni di armi e vestiario d’epoca….

Mentre tra la gente assorta passavano trampolieri, sbandieratori, arcieri, cavalli e figuranti e nelle orecchie echeggiava musica d’altri tempi o il tamburo che segnava il tempo alle sfilate dei gruppi storici, oltre a un melodioso ma stranamente insistente canto di uccellini, provocato in realtà da piccoli richiami in terracotta sulle labbra di tanti bambini,nell’accampamento medievale subito fuori le mura si assisteva a dimostrazioni degli arcieri e a giochi di stampo goliardico, e in ogni angolo all’ombra degli ulivi erano a disposizione taverne ed osterie, nettare d’ambrosia e il famoso zucchero filato medievale…

In un cantuccio riparato dal via vai la Compagnia delle Spille, bravissimi intrattenitori, proponeva spettacoli per bambini, tutti coinvolti e affascinati, e sulla piazzetta antistante la Porta Pisana e fuori le mura, con affaccio sulle meravigliose colline fiorentine, altre bancarelle coloravano la via, un cavaliere proponeva la giostra con cavallino di legno ai bambini, gli Arcieri di Signa e gli Arcieri Castellani facevano dimostrazioni e didattica a grandi e bambini, mentre sotto il loro vistoso tendone gli sbandieratori e musici della Signoria di Firenze si intrattenevano con i passanti.

Stanchi ma felici, come scrivevamo nei temi delle elementari, siamo tornati a casa con una figlia armata di spada di legno con nome miniato, un uccellino di terracotta che ha gorgheggiato incessantemente per tutto il viaggio in macchina e il musino bianco di zucchero filato e nero di polvere appiccicosa… E abbiamo proseguito con vero piacere la tradizione di famiglia di partecipare alla Festa medievale di  “Mammattile”, un’esperienza che suggeriamo a tutti di fare, grandi e piccini, perché il fascino della storia, delle arti e dei mestieri non ha età…come ci ha dimostrato, peraltro, l’arzilla vecchina che ci ha offerto la telecronaca della sfilata del Gruppo Storico di Carmignano!

La bottega dei briganti labottegadeibriganti@gmail.com
Lorenzo Carone Miniaturista amanuense lolllotzu1@gmail.com
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Fare medievale Associazione di organizzazione eventi ass.faremedievale@gmail.com
Luludia claudiasurz@alice.it
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Max handmade leather
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www.mestierimedievali.it
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Il castagno vecchio cinziachiavacci@libero.it
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Antonio Pietrafesa Fabbro antoniopietrafesa26@gmail.com
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Marcello Di Sante Cellini mastro lautaro
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Il Vinattiere
Casa editrice Kleiner flug
UN TUFFO NEL PASSATO valentina.gaglio88@gmail.com
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Artemudra

Ci piace allegare al nostro reportage questo documento d’epoca per un breve accenno storico sulle mura di Malmantile, per rimanere sull’onda della rievocazione storica…

 

Dizionario geografico fisico storico della Toscana (Emanuele Repetti, anno 1833)

Malmantile (E.Repetti)

MALMANTILE nel Val d’Arno sotto Firenze.

Castello semidituro e disabitato con sottostante chiesa parrocchiale
(S. Pietro al Malmantile, o in Selva) cui fu aggregato il popolo di S. Bartolommeo a Bracciatica, nel piviere di S. Ippolito in Val di Pesa, Comunità Giurisdizione e circa 3 miglia toscane a libeccio della Lastra a Signa, Diocesi e Compartimento di Firenze.

La fortezza del Malmantile posa sul dorso pietroso dei poggi che a sinistra fiancheggiano la lunga e tortuosa gola della Golfolina, fra l’Arno e la Pesa, in mezzo alle selve di lecci, di quercioli e di pini, sull’anitca strada maestra e postale fra Frenze e Pisa, presso le scaturigini del torrente Rimaggio, o Rio maggiore, il quale sbocca in Arno all’ingresso superiore della Golfolina.

Il nome di Malmantile, che vuol significare in nostra lingua una cattiva tovaglia da tavola, fornì lieto argomento all’egregio pittore Lorenzo Lippi per il suo classico poema eroicomico, cui intitolò Il Malmantile riacquistato: quasi che egli in quella spiritosa allegoria volesse significare, che chi la sua vita mena fra l’allegria dei conviti, per lo più si riduce a morire fra gli stenti.

Del paese pertanto di Malmantile mancano memorie antiche, giacchè io non conosco documento più vetusto di quello del 5 maggio 1247 relativo a una ricevuta di quitenza fatta nel Borgo del Malmantile, seppure non fuvvi altro Malmantile nel Chianti, giacchè la carta proviene dalla badia di Coltibuono, ora nell’Arch. Dipl. Fior.

Certamente a questo Malmantile di Fior di Selva riferisce una istanza dei Dieci provveditori della città e contadi di Pisa, di Pistoja, di Volterra e di altre Terre, che trovavansi allora soggette al dominio fiorentino.

Con la quale scrittura dell’anno 1424 stata pubblicata la prima volta dal Baldinucci in appendice alla vita di Lorenzo Lippi, i suddetti Dieci esposero alla Signoria di Firenze qualmente il castello di Malmantile già da gran tempo era stato incominciato senza che fosse termiato di fabbricare, e che in tal guisa restando serviva piuttosto a danno che a difesa del Comune di Firenze e dei luoghi a quello circostanti; onde è, che volendosi provvedere ai pericoli, tenuta pratica coi Priori delle arti e col Gonfaloniere di giustizia della Rep. Fior. fu deliberata la costruzione e compimento del castello di Malmantile.

Dondechè i Dieci provveditori invitarono più maestri muratori della città, ai quali furono rese manifeste le condizioni del lavorio da eseguirsi al castello di Malmantile per concedersi in concorrenza, mediante domande sigillate, al migliore e minore offerente.

Spirato il termine assegnato, furono aperte ed esaminate le condizioni proposte dai varii maestri, fra le quali previo uno scritunio segreto vennero accettate quelle di due socii muratori.

Con questi pertanto nel dì 16 settembre del 1424 fu stipulato il contratto di locazione per fabbricare e compiere intieramente di ciò che abbisognava il castello di Malmantile fino a quell’altezza e in quella forma che a tenore della perizia del magistrato dei Dieci era stato deliberato; cioè, che il lavoro fosse a uso di buon maestro rapporto ai muri, beccatelli volticciole, fossi, volte e scale; che ogni spesa di mattoni, di pietrame, e di ciascuna opera concia che vi bisognasse, fosse a carico degli accollatarii, meno la calcina, il piombo e il ferro necessarii alla fabbrica.

Per la quale opera i suddetti Dieci si obbligarono di pagare il lavoro fatto a ragione di soldi dieci per ogni braccio quadro, misurando vano per pieno.

Fu inoltre avvertito, che la figura delle poste de’beccatelli, non dandosi altro disegno, s’intendesse essere simile a quella de’beccatelli del castello della Lastra.

Allogarono ancora alli stessi due maestri il fosso intorno al castello di Malmantile in quella forma e ai patti medesimi con cui era stato altre volte allogato a maestro Tuccio di Giovanni.

Rogò il notaro fiorentino Baldese di Ambrosio per mandato dei prenominati Dieci provveditori del dominio fiorentino.

La parrocchia di S. Pietro di Malmantile o in Fior di Selva nel 1833 aveva 711 abitanti.

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